tag:blogger.com,1999:blog-26285574883922954152024-03-05T10:32:16.205+01:00Coniugata. Due FigliAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.comBlogger166125tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-12101552861364760382018-07-06T13:50:00.000+02:002018-07-10T15:49:59.478+02:00Centro estivo, quanto mi costi<br />
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">Che gestire i figli nel periodo estivo sia una vera criticità per chi
lavora lo avevo già affermato tempo fa in questo </span><span style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"><a href="http://duefigli.blogspot.com/2016/06/la-dislocazione-estiva-dei-figli.html"><span lang="IT" style="color: blue; mso-ansi-language: IT;">post</span></a></span><span lang="IT" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">I genitori lavorano e serve chi si occupa dei nostri figli mentre la
scuola è chiusa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">I centri estivi, campus, gli oratori pullulano di offerte sempre diverse
e accattivanti. Calcio, basket, inglese. Di tutto di più. Ma quanto ci costa<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaJIub746ODxjJYx-_fPPtpYVlmD1A1QmeHFCR95Ti2tR037Z3YPlyVsnQPXRnyWTZ_b-y_22udntpd46Lo3F3gqDJQlyt0rl3KxGfg03xJYKPMsLon5De5mIG26BhsB9kZwCVSg50kFVF/s1600/IMG_20170716_155045.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaJIub746ODxjJYx-_fPPtpYVlmD1A1QmeHFCR95Ti2tR037Z3YPlyVsnQPXRnyWTZ_b-y_22udntpd46Lo3F3gqDJQlyt0rl3KxGfg03xJYKPMsLon5De5mIG26BhsB9kZwCVSg50kFVF/s320/IMG_20170716_155045.jpg" width="320" /></a><span lang="IT" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">Adesso a questa domanda risponde </span><span style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"><a href="http://www.federconsumatori.it/news/foto/c.s.13giugno2017Centri%20estivi%202017.pdf"><span lang="IT" style="background: white; color: #e10020;">un’indagine</span></a></span><span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"> dell’Osservatorio
sulle Famiglie di Federconsumatori</span><span lang="IT" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">, pubblica su l'</span><span style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"><a href="http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/07/02/news/perche-la-gestione-dei-figli-in-estate-e-un-pessimo-esempio-di-disequita-sociale-1.324198?ref=RHRR-BE"><span lang="IT" style="color: blue; mso-ansi-language: IT;">Espresso</span></a></span><span lang="IT" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">I costi medi in Italia per i centri estivi sono
624 euro al mese a bambino nelle strutture private e 304,00 Euro in quelle
pubbliche. Il costo medio settimanale è risultato infatti pari a 156 euro per
un centro estivo in una struttura privata e 95 euro per la mezza giornata, cioè
fino alle 14.</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">Facendo i conti, per due mesi di centro estivo a
tempo pieno si arriva a spendere 1250 euro per bambino, dove la metà delle
famiglie italiane ( </span><span lang="IT" style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"><a href="https://www.istat.it/it/files/2017/12/Report-Reddito-e-Condizioni-di-vita-Anno-2016.pdf" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="background: white; color: #e10020; text-decoration: none;">dati
Istat 201 </span></a><span style="background: white; color: black;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;"> ) ha
percepito un reddito non superiore a 24.522 euro, ovvero 2.044 euro al mese. </span><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">Adesso alcune scuole propongono attività estive,
ma siamo ben lontani da risposte effettivamente applicabili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">Non siamo più una società rurale dove i giovani
nei mesi estivi aiutano i genitori nei campi e quindi servono 3 mesi di vacanze
estive. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">Adesso il problema è proprio l’opposto. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span lang="IT" style="background: white; color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.0pt;">Siamo negli anni 2000 e
dobbiamo trovare un modo per far stare all'aria aperta i nostri figli che
altrimenti passano l’estate chiusi in casa davanti a cellulari, tablet, ecc.<o:p></o:p></span></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-55450712001029868112017-10-19T14:29:00.001+02:002017-10-20T15:32:54.901+02:00Ho ragione e c'ho le proveSu questo blog sono anni che ribadiamo il fatto che più del tempo che
passiamo con i nostri figli conta la qualità delle attività che facciamo
con loro.<br />
<br />
<br />
Chi mi segue da tempo sa che sono fortemente
convinta che avere una mamma soddisfatta e realizzata nel lavoro, o in
ogni caso autonoma, migliora i rapporti tra genitori e figli e la
capacità dei figli di relazionarsi con il mondo.<br />
<br />
<br />
I figli
imparano a non dare per scontato il tempo e la disponibilità della
mamma, cercando di sviluppare le loro capacità in autonomia. <br />
<br />
<br />
Oggi tutto questo è stato confermato da una ricerca basata sui risultati dei test invalsi pubblicata oggi su " La Repubblica "<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh66bBnswF3EI2BXCuSkjjzFKEchAZRl8rN2eobavXRfYYupbCG13eO63rAMDgrOOAtunG5AYt2we8KYLlVQSZ_Ilg5icfuiYlg8uvTnuZAIcDD5CXc8p3UbznbZIOPg2rNqzcQSR4BXrC2/s1600/IMG_20170825_223153_HHT.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh66bBnswF3EI2BXCuSkjjzFKEchAZRl8rN2eobavXRfYYupbCG13eO63rAMDgrOOAtunG5AYt2we8KYLlVQSZ_Ilg5icfuiYlg8uvTnuZAIcDD5CXc8p3UbznbZIOPg2rNqzcQSR4BXrC2/s320/IMG_20170825_223153_HHT.jpg" width="180" /></a><i>I
ragazzini di terza media con la madre impegnata al lavoro, anche tutto
il giorno, rendono di più dei compagni che hanno la genitrice casalinga.
Il dato emerge dai test Invalsi 2015/2016 sulle competenze in lettura e
matematica, che consentono di discriminare i risultati anche in base
alla situazione lavorativa dei genitori.<br /><br />Come si spiega questa
differenza? Benedetto Vertecchi, decano dei pedagogisti italiani, non si
scompone più di tanto. "Perché - spiega - le mamme lavoratrici con
tutta probabilità sono più soddisfatte di quelle casalinghe e anche se
stanche al ritorno dal lavoro giocano con i figli quando sono più
piccoli e contribuiscono alla costruzione di quelle interazioni con gli
adulti che parecchi studi internazionali considerano alla base di solide
competenze linguistiche. Un lavoro che non si cancella col tempo e che
dà i suoi frutti anche dopo anni. Le lavoratrici in genere hanno -
continua Vertecchi - anche un bagaglio linguistico più ampio e questo si
riflette sui figli". In altre parole, secondo un vecchio principio, a
fare la differenza non sarebbe la quantità del tempo trascorso con i
figli ma l'intensità delle relazioni.<br /><br />I figli delle mamme
lavoratrici - osserva Viviana Ranucci, preside dell'Istituto comprensivo
Matteo Ricci nel quartiere Torrino di Roma - sono più autonomi nello
studio, sono più abituati a districarsi nelle situazioni della vita
quotidiana attraverso il problem-solving e imparano meglio dagli
errori". Bambini e studenti più autonomi che imparano a cavarsela da
soli confrontandosi anche con i coetanei. Al contrario "i figli delle
mamme casalinghe, a volte, sono eccessivamente accuditi e protetti. Una
situazione che alla lunga nuoce".</i><br />
<br />
<br />
Quindi basta con i
sensi di colpa solo perché non si è rinunciato al lavoro appena
diventate mamme. Prendiamoci la consapevolezza che non riusciremo a fare
tutto, che se avremo la casa in disordine, il lavabo pieno di piatti
sporchi e una pila di vestiti da stirare perché avremo passato il tempo a
giocare con i nostri figli, abbiamo fatto la cosa giusta.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-50785853553772375432017-10-18T09:53:00.004+02:002017-10-20T15:33:31.171+02:00Un posto dove sentirsi a casaOggi i giornali annunciano che "quasi cinque milioni di italiani hanno deciso di trasferirsi all'estero" <br />
<br />
<br />
"La Stampa" scrive:<br />
<br />
<br />
Sui
124.076 italiani espatriati nel 2016 quasi uno su dieci (il 9,7% per
l’esattezza) è rappresentato da 50-64enni. Sono aumentati del 4,6%
rispetto all’anno precedente, ma è un trend che va avanti da anni. Lo
certificano anche i dati dell’Istat sulle cancellazioni all’anagrafe:
tra il 2008 e il 2015 la fascia d’età compresa tra i 40 e i 64 anni è
aumentata del 160% passando da 9.813 a 25.553. <br />
<br />
Famiglie con
bambini e disoccupati senza speranza vanno ad affiancarsi ad altre
categorie storiche che hanno continuato a crescere facendo raggiungere,
agli italiani nel mondo, la cifra record di quasi cinque milioni di
persone. <br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaqVLdnZIMa0nX9Ra3WW0VSrW0ZWk0d1zsrMmaZnyAvM0ssboaDk-C7q7_wzK_JQeNrSRtoRs6j71TvhnjPVgJaZTGCZ7PMmuwdu394jHDaR7uoZfy9iaw9GSzYdd4cK2PhXqZo2pmj7xV/s1600/IMG_20170923_183105.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaqVLdnZIMa0nX9Ra3WW0VSrW0ZWk0d1zsrMmaZnyAvM0ssboaDk-C7q7_wzK_JQeNrSRtoRs6j71TvhnjPVgJaZTGCZ7PMmuwdu394jHDaR7uoZfy9iaw9GSzYdd4cK2PhXqZo2pmj7xV/s320/IMG_20170923_183105.jpg" width="320" /></a>Interessante anche notare da dove proviene il
flusso dei nuovi emigranti. A livello regionale è la Lombardia a guidare
la classifica con 20.389 cancellazioni anagrafiche (un quinto del
totale). Seguono la Sicilia (10,2% delle cancellazioni), il Veneto
(9,3%), il Lazio (9,1%) e il Piemonte (7,6%). Queste persone torneranno
in patria con nuove esperienze? Difficile: secondo l’Istat tra il 2006 e
il 2015 il saldo tra espatriati e rimpatriati è stato di -72.207
persone. Molti decidono di <br />
ricominciare. E lo fanno scegliendo un nuovo
Paese. <br />
<br />
<br />
Molte volte in questo blog abbiamo affrontato questo
argomento. Fino ad oggi ci siamo sempre soffermati sulla fuga dei
cervelli.Ossia dei giovani che dopo la laurea si trasferiscono
all'estero dove le opportunità sono maggiori. Oramai ci siamo abituati
anche ai pensionati che con le magre finanze sono costretti a migrare
verso lidi più confortevoli, come le rondini in autunno.<br />
<br />
<br />
La
novità sono la fascia di età tra i 50 e i 65 anni. Ossia coloro che
devono ancora lavorare almeno 10 anni prima di aver diritto alla
pensione e che in Italia sono stati lasciati a casa dalla crisi e dalla
legislazione che, a differenza di quello che ci vogliono far credere,
non permette nè la stabile assunzione dei giovani nè la ricollocazione
dei profili senior.<br />
<br />
<br />
Insomma hai 50 anni, fino a ieri eri un
capo ufficio o capo reparto, gestivi risorse e persone e dopo anni di
lavoro decidono di de-localizzare la produzione.<br />
<br />
<br />
Ti trovi senza stipendio, senza più ammortizzatori sociali, con dei figli adolescenti da crescere e il mutuo da finir di pagare.<br />
<br />
<br />
A questo punto le scelte non sono molte. <br />
<br />
<br />
Alcuni
cadono in depressione o si adattano, sempre che lo trovino, a lavori
dequalificanti, mentre i più coraggiosi prendono armi e bagagli e si
trasferiscono in un luogo dove si possano sentire a casaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-76458587529513533132017-06-30T19:04:00.001+02:002017-09-18T15:45:58.277+02:00Elogio alla mediocrità<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Una volta una professoressa di mio figlio adolescente mi spiegò che i ragazzi spesso preferiscono uniformarsi alla mediocrità dei compagni piuttosto che eccellere ed essere esclusi dal gruppo. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<span style="font-size: 12pt;">E' un pò il motivo per cui in età adolescenziale si tende a vestirsi tutti nella stessa maniera. Stesse scarpe. Stesse maglie.Stesso taglio di capelli.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhghAMOXwCWYKbQSbrvkZEs8NVZGd1jKyMdT7NB-Ae3s9eakNNlOhUhd-dkYS7HSmbN7Xg4jQQ97y6Ml1sle-WIyZnGOD6r5Rh5KvDFSm6i2nmGDC7ZmO1SeFRervMzPUC2Q1wQJabpGFo-/s1600/IMG-20150702-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhghAMOXwCWYKbQSbrvkZEs8NVZGd1jKyMdT7NB-Ae3s9eakNNlOhUhd-dkYS7HSmbN7Xg4jQQ97y6Ml1sle-WIyZnGOD6r5Rh5KvDFSm6i2nmGDC7ZmO1SeFRervMzPUC2Q1wQJabpGFo-/s320/IMG-20150702-WA0000.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Capita a volte però che la vita faccia in modo che tu sia unico. Sei grasso o magro; alto o basso, e così per quanto tu cerchi di uniformarti non ci riesci.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
A questo punto che si fa?</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
I genitori sicuramente devono cercare di dare fiducia e valorizzare l'unicità del figlio, ma i nostri ragazzi passano più tempo senza di noi che con noi. C'è la scuola, lo sport, il campo estivo, le gite.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
E l'essere umano è terribilmente critico. A ogni età. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Quando non c'è un problema fisico interviene la differenziazione data dalle capacità.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Capita non solo ai nostri ragazzi, ma anche a noi sul posto di lavoro.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Quante volte viene emarginato chi ha più voglia di lavorare solo perché rischia di mettere in evidenza non solo le sue capacità, ma sopratutto le scarse attitudini altrui?</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Non importa il lavoro che fai, spesso accade. Volete degli esempi? Se sei un'insegnate e i ragazzi ti adorano perchè hai idee innovative e appassionanti i colleghi ti emargineranno mettendoti i bastoni tra le ruote in tutti i modi, magari facendo leva sui genitori.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Se sei un impiegato e riesci a fare il lavoro degli altri in metà tempo, anche solo perchè hai più dimestichezza coi sistemi informatici, i colleghi cercheranno di metterti in cattiva luce magari puntando su una qualsiasi delle tue peculiarità caratteriali. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Insomma qualsiasi cosa tu faccia se non ti adegui alla mediocrità che ti circonda vieni emarginato.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Certo non è un assioma assoluto. Non capita sempre nè a tutti, ma credo che ognuno di noi ricordi un episodio accadutogli ameno una volta nella vita.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
E allora che si fa? Si rinuncia e ci si uniforma o si rimane come si è anche a costo di essere soli?</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
Per me scelgo la seconda e cerco di far capire ai miei figli che la diversità è un pregio e che bisogna imparare a volersi bene, perchè nella vita gli altri troveranno sempre qualcosa da criticare.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif, EmojiFont, "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", NotoColorEmoji, "Segoe UI Symbol", "Android Emoji", EmojiSymbols; font-size: 16px;">
E voi come vi comportate? </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-47625948869219006482017-05-14T10:17:00.001+02:002017-05-14T10:17:53.297+02:00Responsabilità delle mamme nelle scelte dei figliOggi nel giorno della festa dalla Mamma, voglio fare gli auguri a tutte le mamme.<br />
<br />
La mamma non è solo colei che ci ha partorito, ma è anche e principalmente colei che ci accompagna <br />
tutta la vita.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigV1TzucJTveQ5sPOieAwwLsRIAyvujXfzArn0YF5hOn3r-KksRaP2dXeYyk1y7vSGalX7uOQ_55Gzdlmzgr3i7cWG6XGlhMDW8HTkegkVOyVZNxKE-luKLlaqaO87hmVbCyEPrRth5ILY/s1600/2+ragazzi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigV1TzucJTveQ5sPOieAwwLsRIAyvujXfzArn0YF5hOn3r-KksRaP2dXeYyk1y7vSGalX7uOQ_55Gzdlmzgr3i7cWG6XGlhMDW8HTkegkVOyVZNxKE-luKLlaqaO87hmVbCyEPrRth5ILY/s320/2+ragazzi.jpg" width="180" /></a>Non importa quanti anni hai, 10 o 40, se la mamma dice mettiti la sciarpa tu sbuffi e sbraiti, ma lo fai.<br />
<br />
Le mamme sono sempre stati i motori delle famiglie. Quello che dice la mamma rimane impresso. Non importa che i figli facciano finta di non ascoltare o che facciano esattamente il contrario di quello che viene loro detto. Le parole della mamma ti entrano dentro e fanno parte di te.<br />
<br />
Proprio per questo vorrei ricordare alle mamme il ruolo che hanno anche nelle scelte e quindi del futuro dei figli.<br />
<br />
Oggi sempre più laureati, giovani avvocati, ingegneri, architetti, sono costretti a stage poco retribuiti, anni di gavetta, senza un futuro certo.<br />
<br />
Bellissima l'analisi fatta da Micol Sarfatti sul <a href="http://www.corriere.it/sette/17_maggio_11/avvocati-notai-architetti-ingegneri-giovani-stagisti-lavorare-gratis-36277940-349e-11e7-9331-5ba2d5bdd393.shtml?cmpid=SM_CorriereSette_fp_facebook_undefined_cmp_CorriereSetteEngagement1">Corriere</a>.<br />
<span style="background-color: white;">Ecco un estratto </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Domine, serif; font-size: 15px; font-style: italic;"> </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Domine, serif; font-size: 15px; font-style: italic;">«</span><i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Domine, serif; font-size: 15px;">Vi chiederete: quando inizia a guadagnare, un avvocato? Quando può pensare, ad esempio, di andare a vivere da solo? Per raggiungere € 2.500 lordi al mese – il Sacro Graal retributivo, e questo dà un’idea della situazione – bisogna entrare nel giro dei grandi studi legali, specializzati soprattutto in diritto societario, bancario o tributario. Dove però i ritmi di lavoro sono frenetici, la concorrenza spietata, lo spazio per la vita privata quasi nullo. E gli architetti?</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Domine, serif; font-size: 15px;">Oggi il problema è trovare i committenti, non i collaboratori», sospira Valeria Bottelli, partner dello studio BDGS e presidente dell’Ordine di Milano. «Il mercato è saturo e gli studi d’architettura, soprattutto quelli piccoli, hanno avuto un significativo calo di affari.</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Domine, serif; font-size: 15px;"> "</span></i><br />
<br />
Allora colleghe mamme, nel giorno della nostra festa vi propongo una riflessione. Quanto influenziamo i nostri figlie nelle scelte del loro futuro volendo che facciano quello che noi non siamo riuscite a fare, anzichè assecondare realmente le loro aspirazioni?<br />
<br />
<br />
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-20170728033049613652017-04-21T20:16:00.000+02:002017-04-21T20:17:16.063+02:00Nascere due volte<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrEc9hdVtdMUKLpNRdMFwcqIGE2GROQqywRgtE_7DXPJEW7hyUx2sh7lynU1k9PO4MplczczFKJ21aUtgBpCuLA4qnCoWif8E9x_pESeqtslvc_-y7oGp1K7TGTj7bhyCnJtQ3KmAgDGnJ/s1600/immagine+campagna_OBM+Onlus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrEc9hdVtdMUKLpNRdMFwcqIGE2GROQqywRgtE_7DXPJEW7hyUx2sh7lynU1k9PO4MplczczFKJ21aUtgBpCuLA4qnCoWif8E9x_pESeqtslvc_-y7oGp1K7TGTj7bhyCnJtQ3KmAgDGnJ/s320/immagine+campagna_OBM+Onlus.jpg" width="320" /></a><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Vi è mai capitato di essere in vacanza, belli, tranquilli e rilassati, in un luogo confortevole, sperando che quella situazione duri il più possibile e ricevere una notizia che vi costringe a tornare alla vita quotidiana?</span><br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"> Ecco è così mi immagino si sentano i bimbi prematuri.</span><br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"> Stanno lì al calduccio belli tranquilli e protetti e poi all'improvviso qualcosa sconvolge a loro esistenza. </span><br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Una forza sconosciuta li costringe a lasciare quel luogo sicuro per un mondo nuovo.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Una volta usciti si trovano ad affrontare mille difficoltà. Sono piccoli piccoli e costretti a sopravvivere con il supporto di strumenti, che li aiutano ad arrivare alla fine del percorso naturale della gestazioni. </span><br />
<br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">A volte questa "fine della vacanza" forzata porta con sé seri problemi, come quelli legati alla retinopatia.</span><br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"> In questo periodo, fino all’8 maggio 2017, <a href="https://ospedaledeibambini.it/dona-al-45549/)">OBM Onlus</a> ha attivato una campagna di raccolta fondi tramite numero solidale 45549 per sostenere le spese di acquisto di un macchinario per il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Buzzi di Milano.</span><br />
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">
Questo strumento serve a diagnosticare per tempo una malattia della retina che spesso i prematuri sviluppano e che è importante curare fin da subito, per evitare che si aggravi e che porti alla cecità. <br />
<br />
Le storie di questi bimbi prematuri sono molte e se volete scoprirle potete leggerle sul sito dell'<a href="https://ospedaledeibambini.it/i-piu-piccoli-hanno-bisogno-dellaiuto-piu-grande/">Ospedale Buzz</a>i.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">
<br />
Spesso questi bambini hanno due compleanni, quello del parto e quella del giorno in cui sono usciti dall'ospedale in braccio a mamma e papà. Con il nostro aiuto possiamo fare in modo che le due date siano più vicine possibile.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-82201005170650456622017-03-24T09:11:00.000+01:002017-03-24T15:21:56.298+01:00Giornata mondiale autismo<span style="font-family: inherit;">Prendi dei ragazzi inzuppati di solitudine che l'autismo può comportare. Aggiungi l'effetto legante della Fondazione Oltre il Labirinto (www.oltrelabirinto.it). Lascia tutto in ammollo nel Villaggio “Godega 4Autism" e otterrai “Cooking 4Autism”.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />Questo programma prevede l’avviamento di 20 ragazzi con autismo, di età compresa tra i 12 e i 21 </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0RLwwbeLXcYY_sOSaxo3GQe_-utiNe4x2gEk1uvim4HojnD5yClm-MIYTzvez0vYV2OmahJ8Vs8XzvEX0-NHYaTBuCy7ynHAEeA82heKXzk4HO8IlX6j_QMBW_Km5JJ_CGpWHo_zZia2G/s1600/Ottavio2017_v2_1+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0RLwwbeLXcYY_sOSaxo3GQe_-utiNe4x2gEk1uvim4HojnD5yClm-MIYTzvez0vYV2OmahJ8Vs8XzvEX0-NHYaTBuCy7ynHAEeA82heKXzk4HO8IlX6j_QMBW_Km5JJ_CGpWHo_zZia2G/s320/Ottavio2017_v2_1+%25282%2529.jpg" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-family: inherit;">anni, a percorsi di lavoro nei laboratori di cucina e pasticceria del Villaggio e delle strutture partner sul territorio.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />I ragazzi, divisi in gruppi e turni settimanali e sotto la stretta supervisione di un maestro pasticcere e di personale qualificato, apprenderanno le diverse fasi produttive, dalla spesa al confezionamento, degli Zaèti, biscotti della tradizione veneta, di creme, marmellate e gelato.<br />Per tanti ragazzi con autismo il laboratorio di pasticceria è molto più che un semplice preparare biscotti. Per questi ragazzi, tra zucchero, uova e farina, cresce la capacità di diventare adulti, di imparare le regole necessarie a vivere con un po’ di autonomia in più. Per questi ragazzi la cucina è una palestra di vita, in cui ogni piccolo gesto diventa un vero e proprio traguardo da conquistare</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />Dal 24 marzo all’11 aprile è possibile sostenere questo progetto donando 2 o 5 euro con SMS e chiamate da rete fissa al numero solidale 45520.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: inherit;">Anche quest'anno il mio blog vuole ricordare a chi mi segue, soprattutto genitori, che il 2 Aprile sarà la Giornata Mondiale l'Autismo e non possiamo rimanere indifferenti, perchè avere un figlio è un dono e una fortuna, in ogni caso.</span></span><br />
<br />
<div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-77747688333099522132017-03-08T07:40:00.001+01:002017-03-08T07:40:37.342+01:008 Marzo. Meno mimose e più lavoro<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Oggi festeggiamo la festa della donna sapendo che in Italia le donne </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">incontrano nel mondo del lavoro molte più d difficoltà che negli altri </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">paesi europei e ne è la prova il fatto che abbiamo una quota di part-</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">time involontario doppia rispetto all<a href="http://www.lastampa.it/2017/03/01/societa/e-sempre-l-8-marzo/pi-lavoro-a-condizioni-peggiori-cos-la-parit-resta-un-miraggio-yAGiD3gCUsSuRaxZOrREpL/pagina.html">’Europa</a> (60%).</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Certo con la crisi è cresciuto anche negli altri Paesi, ma non fino a </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">questo punto.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Si raggiunge l'assurdo sapendo che ci sono </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">persone che chiedono il part-time e non riescono ad ottenerlo (come</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">accennato in un mio post " <a href="http://duefigli.blogspot.it/2016/05/part-timequesto-sconosciuto.html">Part-time questo sconosciuto</a>") mentre chi </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">vorrebbe lavorare a tempo pieno è costretto ad accontentarsi d un </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">orario ridotto, magari con straordinari non pagati.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Purtroppo la situazione delle donne italiane non è favorevole nè per </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">chi ricopre ruoli per i quali basta un titolo di studio più basso nè </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">per coloro che hanno conseguito diplomi di laurea o master.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Ne è la dimostrazione il fatto che sono in aumento non soltanto le </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">donne, che in professioni non qualificate, nel commercio,e soprattutto </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">alberghi e ristorazione, hanno dovuto accettare lavori a retribuzioni </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">basse e instabili, ma anche la quota di occupate sovra-istruite, </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">ossia di donne che lavorano in professioni non adeguate al titolo di</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">studio conseguito.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><a href="https://www.blogger.com/"></a><span id="goog_274066678"></span><span id="goog_274066679"></span><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">E' di pochi giorni fa, ossia del 2017 e non del 1017, la notizia della morte di fatica di una donna sfruttata dal <a href="http://bari.repubblica.it/cronaca/2017/02/23/news/caporalato_6_arresti_per_morte_palola_clemente-158977625/">caporalat</a>o.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">A questo si va ad aggiungere che in Italia conciliare lavoro e famiglia è impossibile e tanto meno per una donna fare carriera visto che conta più le ore passate in ufficio che le capacità e competenze, come ben evidenziato in questo <a href="http://www.lastampa.it/2017/03/01/societa/e-sempre-l-8-marzo/perch-fare-carriera-ancora-unimpresa-per-poche-mcOJr4jKP2EHVbuTAQEILP/pagina.html">articolo</a> " P<a href="http://www.lastampa.it/2017/03/01/societa/e-sempre-l-8-marzo/perch-fare-carriera-ancora-unimpresa-per-poche-mcOJr4jKP2EHVbuTAQEILP/pagina.html">erchè fare carriera è un'impresa per poche</a>" </span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 12.8px;">Sapendo tutto questo cari amici non sarebbe meglio festeggiare l'8 Marzo offrendo alle donne invece che mimose opportunità di lavoro qualificato e soddisfacente?</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-60982520929861672202017-03-02T19:08:00.002+01:002017-03-02T19:08:59.897+01:00Stage. Consigli per l'uso<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Le regole sulla frequenza delle pubblicazione dei post varia a seconda </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">dell'autore. Ci sono quelli che scrivono almeno due post a settimana, </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">qualsiasi sia l'argomento o il livello del post, oppure quelli che</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">scrivono solo se "ispirati".</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Io appartengo alla seconda categoria. In questo lungo periodo di </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">assenza, di argomenti da poter affrontare ce ne sono stati molti e </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">tanti gli spunti per creare discussioni e confronti. I quotidiani </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">hanno affrontato temi che vanno dal testamento biologico all'aborto </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">passando per l'elezione di Trump.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">In mezzo a tutti questi articoli mi è capitato di leggerne uno </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">bel blog "La nuvola del lavoro" del Corriere intitolato " <a href="http://nuvola.corriere.it/2017/02/28/lo-stage-in-azienda-rovinato-da-dipendenti-furbi-e-pigri/">Lo stage in</a></span><a href="http://nuvola.corriere.it/2017/02/28/lo-stage-in-azienda-rovinato-da-dipendenti-furbi-e-pigri/">azienda? Rovinato da dipendenti furbi e pigri"</a><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">L'articolo riporta l'esperienza di uno stagista in una multinazionale. </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Molti troveranno delle analogie con il proprio ambiente di lavoro.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">In tutte le aziende, come anche in altre realtà, c'è chi lavora e chi </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">fa finta di lavorare, chi cerca di imporre la propria opinione urlando </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">e chi viene seguito perché riconosciuto dal gruppo come </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">effettivamente capace e competente.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Lo sguardo stupito di questo giovane sul mondo del lavoro, che scopre </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">completamente diverso da quello che si era immaginato, mi ha fatto </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">pensare agli stagisti con i quali ho avuto a che fare in questi 20 anni di lavoro.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Molti anni fa chi faceva gli stage si ritrovava a fare fotocopie per </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">otto ore senza imparare niente o quasi, a meno che non avesse voglia </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">di leggere quello che stava fotocopiando. Oggi le fotocopie sono state </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">sostituite dalle scansioni e c'è un coinvolgimento maggiore dello </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">stagista nelle attività legate all'ufficio in cui si lavora.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Esistono naturalmente anche delle realtà dove i tutor seguono e </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">insegnano agli stagisti nella prospettiva di una futura assunzione, </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">cercando di mettere a frutto nel migliore dei modi quel periodo di </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">formazione a costo zero o quasi.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">In ogni caso, qualsiasi sia l'ambiente in cui ci si trovi a fare lo </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">stage, mi sento di consigliare i ragazzi di imparare dai "vecchi" i </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">trucchi del mestiere.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Insomma è necessario imparare non solo come si fa al meglio il </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">proprio lavoro ma anche quello che non si fa, e cosa c'è di meglio che </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">vedere in azione questi "esperti pigri e furbi" </span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> Nelle aziende, come </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">nel mondo reale, esistono i pigri e furbi, l'importante è che i </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">giovani capiscano cosa vogliono fare da grandi e scegliere tra i </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">modelli offerti quali seguire.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-11658411782671141212016-11-29T22:26:00.000+01:002016-12-01T21:05:55.249+01:00La mamma del portiere<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo so che il mio blog si occupa di conciliazione lavoro e famiglia, ma io oltre ad esse una madre-lavoratrice sono anche una "Mamma-del-portiere alla quadrato", avendo entrambi i figli portieri.</span><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per questo vorrei esporre il mio punto di vista sull'argomento.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<span style="background-color: white; color: #222222;">Infatti spesso si parla di calcio, dei genitori,</span><span style="background-color: white; color: #222222;"> ma poco si dice delle mamme che seguono i figli nello sport.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="color: #222222;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho iniziato a seguire il calcio solo da pochi anni, ossia da quando i miei figli hanno iniziato a giocare, e ho capito che il portiere è un ruolo solitario.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzFXZQKM_8AUd8Hr8yS0bGcAxuDKoxHSIxokdOHyF_zhvNG23sZpMm0LKRcSCq-EaTUerpGRbYDgaaHH36nCbclzh6U-Mwh5FxM3P_CzT2YLAvMpkeUzdto7tVf5HmJo8o58JFKMsutVos/s1600/purti.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" height="123" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzFXZQKM_8AUd8Hr8yS0bGcAxuDKoxHSIxokdOHyF_zhvNG23sZpMm0LKRcSCq-EaTUerpGRbYDgaaHH36nCbclzh6U-Mwh5FxM3P_CzT2YLAvMpkeUzdto7tVf5HmJo8o58JFKMsutVos/s200/purti.png" width="200" /></span></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Parlando con i compagni dei miei figli è emerso che alla loro età il bello di questo sport è fare gol: l'adrenalina che scorre dopo che la palla è entrata in rete, la gioia di familiari e amici sugli spalti, gli applausi.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per il portiere è diverso. Sta lì, fermo davanti alla porta, e aspetta. Deve cercare di intuire cosa faranno gli avversari, e spesso anche i compagni, per anticiparli. Deve avere la giusta freddezza di non muoversi troppo presto, ma neppure la paura di uscire.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vedo molti ragazzini, che adorano giocare a calcio, correre, fare gol, ma non molti che scelgono il ruolo di colui che il gol lo prende. Perché a volte la palla rimane salda tra le mani, ma spesso non si prende ed entra in rete.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Spesso il portiere nelle squadre dei piccoli si fa a rotazione. A volte è il ruolo di quello che con i piedi non è un granché, e si mette in porta per non fare danni, altre volte ti trovi in porta perché sei grande e grosso, altre invece gli allenatori vedono in te un futuro “angelo tra i pali” e ti iniziano a questo ruolo.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questi estremi difensori in erba hanno dei genitori che, secondo me, vivono la partita in modo diverso rispetto ai genitori degli altri calciatori.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I genitori guardano i loro figli in campo correre, rincorrere la palla e calciare. Li vedono stanchi e affannati, sudati, li vedono cadere e rialzarsi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La mamma del portiere invece ha prospettive diverse, a seconda tipo di partita.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nell'ipotesi in cui si giochi con una squadra rispetto alla quale si è superiori, la mamma vede il proprio figlio, non toccare una palla o quasi, lo vede che se ne sta tutto solo dalla parte opposta del campo rispetto a dove si sta cercando di fare gol e quindi comincia a chiedersi: " avrà caldo?", "avrà freddo?"," avrà messo la termica?", " perché non saltella un pò per riscaldarsi? " ; e combatte con l’assurdo desiderio di voler andare vicino alla porta per intrattenerlo in quella che le sembra un'immensa solitudine.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nell'ipotesi in cui gli avversari siano più forti il figlio-portiere sembra bombardato da palle che arrivano da ogni parte e che non sempre riesce a parare. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il nostro piccolo (la definizione vale anche per quelli che a 12 anni sono alti 1,70 m) è super impegnato a cercare di parare l'impossibile, lo vediamo come se fosse di fronte a un plotone di esecuzione, solo con i suoi guantoni. E’ sempre in agguato il terrore che sbatta la testa contro un palo o che si faccia male in un’uscita.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Se fa delle belle parate siamo orgogliose, ma lo siamo anche quando nonostante tutto l'impegno non è riuscito ad arrivare sotto il sette. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando li vediamo felici, non ci spaventa neppure togliere dall'imbottitura delle maglie e dei pantaloni i miliardi di pezzettini verdi che rimangano attaccati dai campi sintetici.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Noi mamme di portieri siamo quelle che riusciamo meglio a capire il ruolo dei nostri figli, perché è "sempre colpa del portiere", così come in casa è "sempre colpa della mamma".</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-36840690303828371252016-11-21T18:41:00.000+01:002016-11-21T18:42:06.547+01:00Bimbi al nido, bimbi felici<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Care mamme lavoratrici basta sensi di colpa. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLb0yOYhV1glMoScWpxJgeiTJ3h5nwnJ4YjHE7ecKMbZAprw_rTBlOIbimdReFSCC14co_3xdtN2IbVFxfz9D18hDBsuyJeEeaxwy0LDD9-9yz9sByd17Y43aQgeuf5Mi8XtSHxY5gWzYR/s1600/P_20150825_115019+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLb0yOYhV1glMoScWpxJgeiTJ3h5nwnJ4YjHE7ecKMbZAprw_rTBlOIbimdReFSCC14co_3xdtN2IbVFxfz9D18hDBsuyJeEeaxwy0LDD9-9yz9sByd17Y43aQgeuf5Mi8XtSHxY5gWzYR/s320/P_20150825_115019+%25282%2529.jpg" width="180" /></a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Uno studio sull'argomento condotto dalla </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Columbia University, dalla London School of Economics e dalla Oxford </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">University, è apparso sulla rivista scientifica <a href="https://www.blogger.com/goog_1583486324">Social Choice and </a></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><a href="http://www.quotidiano.net/benessere/i-figli-delle-mamme-che-lavorano-sono-pi%C3%B9-intelligenti-1.2694928">Welfare.</a></span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Tale studio ha dimostrato che i bambini delle mamme che lavorano hanno </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">maggiori capacità sociali, linguaggio più </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">sviluppato e una tendenza al </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">problem solving più spiccata rispetto ai bambini di mamme casalinghe.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">I bambini che passano le giornate al nido sviluppano capacità di </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">problem solving, perché l'abitudine ad affrontare piccole questioni </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">quotidiane sviluppa l'intelligenza necessaria alla risoluzione di </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">problemi.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Inoltre sembra che stiano meglio anche dal punto di vista psicofisico perché lo </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">sviluppo intellettuale non è determinato solamente dalla presenza </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">attiva dei genitori fin dalla nascita, ma anche e soprattutto dal </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">tempo trascorso coi loro coetanei.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Quindi care amiche portiamo con tranquillità i nostri figli al nido, </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">cresceranno più sicuri di loro stessi e più aperti al mondo.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Purtroppo in Italia, una mamma lavoratrice deve iscrivere il figlio al nido ancora prima che nasca e sperare di trovare posto, sempre che poi riesca a pagare dalle 400 alle 600 euro al mese.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Non tutti riescono a investire, nel vero senso della parola, su questo periodo dei bambini, togliendo così loro anche la possibilità di socializzare crescere.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Spero fortemente che in </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">futuro ci possa essere una maggiore attenzione e maggiori contributi rivolti </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">alla creazione di queste strutture che sono così fondamentali per la </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">crescita dei nostri figli e base fondamentale della conciliazione famiglia-lavoro.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-27537954538974381112016-11-06T19:15:00.000+01:002016-11-06T19:16:17.510+01:00Capitale umano, questo sconosciuto.<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: inherit;">Un interessante articolo apparso su "La Voce" dal titolo<i><a href="http://www.lavoce.info/archives/43730/per-la-crescita-ripartire-dalle-risorse-umane"> Per la crescita ripartire dalle risorse uman</a></i>e fa notare come la globalizzazione e la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno reso centrale nell’economia il ruolo delle risorse umane e della capacità di valorizzarlo.</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEfoUz1pZPYb_yhMJJ8M0Fh8E3yKOxdaIfJUfDXmTjVOHpr8unlYL6bBhCalb8jGcougIvGk0e1TRuzebDnsfLf2c6cJQ0QEbKCUI0IH3FSaEOjoVKvGNy1a60Y_WqKWeARlMMOhgmqKH8/s1600/berlin-1571046__180.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEfoUz1pZPYb_yhMJJ8M0Fh8E3yKOxdaIfJUfDXmTjVOHpr8unlYL6bBhCalb8jGcougIvGk0e1TRuzebDnsfLf2c6cJQ0QEbKCUI0IH3FSaEOjoVKvGNy1a60Y_WqKWeARlMMOhgmqKH8/s1600/berlin-1571046__180.jpg" /></span></a><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: inherit;"> Una capacità, quest’ultima, che deve essere presente soprattutto nelle classi dirigenti dei paesi, sia in ambito pubblico sia in ambito privato.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br style="color: #222222;" /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: inherit;"><a href="http://www.haas.berkeley.edu/groups/finance/Diagnosing.pdf">Bruno Pellegrino e Luigi Zingales</a> hanno attribuito la mancata crescita italiana proprio alla scarsa meritocrazia nel reclutamento del personale da parte delle piccole imprese italiane. </span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br style="color: #222222;" /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: inherit;">Questa lettura trova conferme in alcuni contributi che mostrano come uno dei tratti distintivi del nostro sistema imprenditoriale sia la prevalenza di piccole e medie aziende a gestione famigliare che si caratterizzano per stili, sia nelle pratiche di reclutamento che di gestione, poco adatti alla valorizzazione delle risorse umane: in particolare, la tendenza a utilizzare meccanismi di reclutamento informale e a selezionare i manager all’interno della famiglia, l’adozione di modelli organizzativi molto centralizzati, lo scarso uso di sistemi retributivi premiali.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222;">Ulteriore sostegno alla tesi proviene dal lavoro di Fabiano Schivardi e Roberto Torrini dove si mostra che un imprenditore laureato – in un paese come l’Italia che ne ha una ridotta quota – assume il triplo di laureati rispetto a uno non laureato.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br style="color: #222222;" /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: inherit;">Alla luce di quanto sopra emerge come sia necessario non solo una maggior valorizzazione dei processi educativi, ma anche una maggior importanza all'interno delle aziende di sistemi retributivi che premino la proattività e la capacità manageriale intesa come capacità di gestione e non di capacità di passare più ore in ufficio. Purtroppo fino a quando questo non sarà attuato non solo il capitale umano femminile non verrà incentivato nell'industria italiana, ma anzi si incrementerà la fuga dei cervelli in quei paesi dove si viene valutati per obiettivi e non per presenza.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222;">Solo quando il metro di valutazione sarà la capacità di raggiungere gli obiettivi le mamme lavoratrici potranno finalmente emergere e far comprendere che essere mamme non rende "deficienti" ma " efficienti".</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-90815963773178504762016-09-16T11:11:00.002+02:002016-09-16T11:11:58.639+02:00Rapporto OCSE -Education at Glance 2016<div style="background-color: white; color: #222222;">
<div style="font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9lOzU8a9iK5vMvap_hH2Fj9XkHr83w9Gmrcrn5B31y-qRPrqi6184UZ41h2smsNmNNmHRpSKzqj7uC6oRmGcAJBxaRsMa8SOrAHMFpo8PxtavU1z0i-WjHpWtROcivq_ZSfLl3sJeBg2x/s1600/P_20160212_150930.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9lOzU8a9iK5vMvap_hH2Fj9XkHr83w9Gmrcrn5B31y-qRPrqi6184UZ41h2smsNmNNmHRpSKzqj7uC6oRmGcAJBxaRsMa8SOrAHMFpo8PxtavU1z0i-WjHpWtROcivq_ZSfLl3sJeBg2x/s320/P_20160212_150930.jpg" width="180" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questi giorni di
inizio scuola,segnati da orari ridotti per la mancanza di </span><span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"> insegnanti, da
piogge che hanno costretto alcune scuole a chiudere e a quelle non agibili per
il terremoto o perchè dichiarate non antisismiche, mi ha colpito
il rapporto </span><a href="http://www.repubblica.it/scuola/2016/09/15/news/spesa_al_lumicino_e_record_di_neet_la_scuola_italiana_secondo_l_ocse-147730928/?ref=HREC1-2" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: blue;">Ocse-Education a</span></a><span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">t Glance 2016, pubblicato il 15
settembre 2016.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">Il rapporto po</span><span style="color: #252525; font-family: arial, helvetica, sans-serif;">ne l'accento sulle
tantissime fragilità del sistema d'istruzione - scolastico e universitario -
italiano mettendo puntando il dito sulle politiche che hanno portato la scuola
del Belpaese agli ultimi posti europei La OSCE scrive "In Italia, il
livello relativamente basso della spesa pubblica per l'istruzione non è
riconducibile al basso livello della spesa pubblica in generale, bensì al fatto
che all'istruzione sia attribuita una quota del bilancio pubblico relativamente
esigua". Il corpo docente un po' troppo in avanti con l'età. In
quattro anni - dal 2010 al 2014 - gli stipendi degli insegnanti sono diminuiti
in termini reali del 7 per cento, spiegano i tecnici dell'Osce. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #252525;">Inoltre nella
"Buona scuola" i presidi, ossia i dirigenti scolastici, devono fare i
manager, purtroppo senza averne nè capacità nè preparazione. La dimostrazione è
questo inizio di scuola dove gli istituti con presidi manager sono riusciti a minimizzare
i "danni", gli altri (ancora con mentalità pre-buonascuola) hanno acuito
i problemi prolungando il periodo di orario ridotto in modo da creare ancora
più disagi alle famiglie nella speranza di portarli dalla loro parte.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #252525;">Dalla ricerca
dell'OCSE inoltre risulta eccessivamente alto il numero di giovani (20/24enni)
Neet (giovani che non studiano e non lavorano): un terzo del totale. Un valore
che veste l'talia con una poco invidiabile maglia nera e che nel decennio
2005/2015 è cresciuto più che in qualsiasi paese Ocse. Disaffezione che
solo in parte è da attribuire alla crisi economica che ha interessato il
Vecchio continente: in Grecia e Spagna la situazione non è così catastrofica.</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quindi abbiamo una
pletora di giovani che non studiano e non lavorano, e una scuola fatta da un
corpo docente anziano e sotto pagato, ma non basta.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per i ragazzi
italiani, anche più svantaggiati c'è la possibilitò di impegnarsi nello studio
e emergere avendo un futuro migliore di quello dei loro genitori? No, almeno
secondo il </span><a href="http://www.corriere.it/scuola/medie/16_settembre_14/scuola-mobilita-sociale-italia-sono-mamme-fare-differenza-cefa6442-7a7d-11e6-a4f4-4d2467f05bee.shtml" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: blue;">rapporto OCSE</span></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Purtroppo nel nostro
Paese avere genitori che non hanno studiato è uno degli svantaggi più gravi per
uno studente. La scuola italiana non riesce a fare da «ascensore sociale»,
cioè a garantire un’opportunità di crescita educativa e dunque poi anche professionale
e di vita ai ragazzi. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si tratta di un fenomeno che in altri Paesi colpisce
soprattutto gli stranieri (o i ragazzi con famiglia di origine straniera), ma
in Italia riguarda tutta la popolazione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quanto vale una mamma
che ha studiato, che ha preso il diploma di scuola superiore? In Italia
tantissimo. Nel percorso scolastico di un ragazzo italiano oggi è molto più
importante avere una mamma che ha studiato. Contribuisce alla riuscita
scolastica del figlio molto più di un papà che si è diplomato. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 6pt 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-top: 6pt;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-28786588943951819102016-09-14T11:43:00.000+02:002016-09-14T11:43:11.236+02:00E se i nonni non vanno in pensione?<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non voglio entrare nella polemica Fertility Day, ma vi invito a leggere questo interessante articolo su "<a href="http://www.lavoce.info/archives/42780/piu-nonne-in-pensione-piu-mamme-al-lavoro">La Voce</a>" </span><br />
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGqDbvmTgwhOzbQhm0HJn17uvvl0Gvm6_eWxtafirImgV_SDEGeD2OBX47yc8BpLW496f6aoU_cbxtXWsy_ZSpCbVmFrn8B98mJTr-t_orYpTw7urSw_Gy0aa7CbqlMferQoyDtBG80Q9a/s1600/IMG_20160823_103554.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGqDbvmTgwhOzbQhm0HJn17uvvl0Gvm6_eWxtafirImgV_SDEGeD2OBX47yc8BpLW496f6aoU_cbxtXWsy_ZSpCbVmFrn8B98mJTr-t_orYpTw7urSw_Gy0aa7CbqlMferQoyDtBG80Q9a/s320/IMG_20160823_103554.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />L’Italia è tra i paesi con il minore tasso di occupazione femminile in Europa, 46,8 per cento contro una media UE-28 di circa il 60 per cento (2014, dati Eurostat). Peggio dell’Italia fanno solo Turchia, Macedonia e Grecia.<br /><br />In Italia i nonni rappresentano un’importante risorsa per le mamme, come fonte di cura dei figli flessibile, affidabile e a basso costo, visti i pochi asili nido disponibili ( e quelli che ci sono hanno costi elevati) e visti gli orari scolastici poco conciliabili con l'orario lavorativo medio.<br /></span><div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un recente studio dimostra che le donne le cui madri hanno maturato i requisiti pensionistici hanno una probabilità di essere occupate di ben 7,8 punti percentuali superiore rispetto a quelle con madri che non hanno (ancora) diritto al pensionamento.</span></div>
<div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #222222;"> Un simile effetto non si trova invece né per la nonna paterna, né per i nonni (maschi).</span><br style="background-color: white; color: #222222;" /><br style="background-color: white; color: #222222;" /><span style="background-color: white; color: #222222;">Questo vuol dire che sono più i nonni materni che paterni a occuparsi dei nipoti e che l'innalzamento dell'età pensionabile porterà a aumentare il divario tra uomini e donne in ambito lavorativo, visto che per accudire i figli, in Italia, le madri dovranno lasciare il lavoro.</span><br style="background-color: white; color: #222222;" /><br style="background-color: white; color: #222222;" /><span style="background-color: white; color: #222222;">Se vogliamo puntare a un paese che crei un futuro per noi e per i nostri figli e nipoti, adesso più che mai, c'è bisogno che si investa sulle strutture educative, sulla conciliazione casa-lavoro e arrivare finalmente a superare il concetto in base al quale dei figli se ne occupa la mamma.</span><br style="background-color: white; color: #222222;" /><br style="background-color: white; color: #222222;" /><span style="background-color: white; color: #222222;"> Per le strutture è necessario sperare che le istituzioni capiscano l'importanza della diffusione degli asili nido e delle organizzazioni a supporto delle famiglie iniziando ad utilizzare il denaro pubblico in modo più oculato.</span><br style="background-color: white; color: #222222;" /><br style="background-color: white; color: #222222;" /><span style="background-color: white; color: #222222;">Per quanto riguarda il tessuto sociale spetta a noi crescere i nostri figli nel principio dell'uguaglianza tra i sessi e nella collaborazione e condivisione delle incombenze familiari.</span></span></div>
</div>
<div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-90839466602901323832016-08-03T11:31:00.000+02:002016-08-03T11:31:20.223+02:00Sciopero bianco<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;">Dando uno sguardo sul sito d<a href="http://www.istat.it/it/lavoro-e-retribuzioni">ell'Istat </a>ai dati relativi all'occupazione divisi per settore di attività, </span><span class="sew14m0j9s1emke" style="color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"></span><span class="sew14m0j9s1emke" style="color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;"></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;">emerge che oggi il mercato del lavoro è principalmente concentrato nel settore dei servizi ( 69%) e "solo" il 29,6% nell'industria.</span><br />
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Partendo da questo dato vorrei utilizzare il mio blog per fare un'analisi della funzione dello sciopero oggi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiATqEsT7qG6Y6A09kf1px37vJqRM1udnqGe9Sq14TcbsbiKQxf8JLsJ7Mw1tV1cW-bcbhogjwVx0ILWbUHc4_OsS9uroCx0smzXxX8HdCiqFeUqSr4YaGFJvpiuYvwp1tadGqe4I7YMA8e/s1600/lavoro01+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiATqEsT7qG6Y6A09kf1px37vJqRM1udnqGe9Sq14TcbsbiKQxf8JLsJ7Mw1tV1cW-bcbhogjwVx0ILWbUHc4_OsS9uroCx0smzXxX8HdCiqFeUqSr4YaGFJvpiuYvwp1tadGqe4I7YMA8e/s320/lavoro01+%25282%2529.jpg" width="320" /></a></div>
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Lo so che è Agosto e che ci si aspetta solo argomenti frivoli. D'altra parte so anche che, essendo molti sotto l'ombrellone, questa mia riflessione, che potrebbe causare lunghe e agguerrite discussioni, passerà inosservata, ma tant'è.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Sono laureata in Diritto del Lavoro, con tesi sulle Rappresentanze Sindacali e nella mia vita lavorativa ho avuto modo di "osservare" spesso le relazioni industriali.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Oggi, mi capita di parlare con sindacalisti che mi chiedono l'adesione allo sciopero per il rinnovo del contratto, piuttosto che per altri argomenti.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Considero lo sciopero un legittimo e potentissimo strumento di espressione, ma vi invito a riflettere su quanto riportato nella ricerca citata sopra sulle attività industriali.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
In una realtà manifatturiera, com'era l'Italia di qualche decennio fa, lo sciopero rappresentava un modo per bloccare la produzione e creare un forte disagio economico e organizzativo al "padrone".</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Oggi, in una realtà di terziario dove la maggior parte degli impiegati fa un lavoro d'ufficio, scioperare non blocca nessuna produzione. </div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Al massimo ti trovi 50 € in meno sullo stipendio ( con somma gioia del "padrone") e il doppio lavoro sulla scrivania, </div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
La mia personale proposta è questa: se vogliamo far sentire la voce degli impiegati facciamo lo sciopero "bianco". </div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Per protesta applichiamo pedissequamente tutte le procedure e le regole aziendali esistenti.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
L'effetto potrebbe essere dirompente.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-91322613197562649712016-07-19T13:59:00.004+02:002016-07-19T21:28:38.743+02:00Trovate le differenze<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGMvSxycO7a0ZM7qGKZjUiRYjMpjIiH6IST2ZB3ozUzQp2qSSLAAeZCPiy2NZhQ5ZaXEeEklJ3ProBHdF4ggLcFI0PZroq961np_Fd9p5VeQ-EXqXJTCjUVoDJ-6won5Up2k_7GL92gBbJ/s1600/20150328_190518.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGMvSxycO7a0ZM7qGKZjUiRYjMpjIiH6IST2ZB3ozUzQp2qSSLAAeZCPiy2NZhQ5ZaXEeEklJ3ProBHdF4ggLcFI0PZroq961np_Fd9p5VeQ-EXqXJTCjUVoDJ-6won5Up2k_7GL92gBbJ/s200/20150328_190518.jpg" width="200" /></a>Avete presente quel gioco delle riviste di enigmistica che invita a trovare le differenze tra due disegni?</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Bene facciamo un gioco.</div>
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Leggete questo articolo sul <a href="http://www.corriere.it/esteri/16_luglio_18/germania-trecento-euro-mese-genitori-che-stanno-piu-figli-2c6be680-4cf9-11e6-b4d6-1a2d124027e8.shtml">Corriere</a> dove si annuncia che il governo tedesco sta pensando di versare un assegno di 300 € alle famiglie in cui i genitori di figli di meno di otto anni vogliono passare da un orario settimanale di 36 ore a 32 ore.</div>
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Adesso pensate al vostro lavoro, alla vostra famiglia e a quanto più volte detto in <a href="http://duefigli.blogspot.com/2016/05/part-timequesto-sconosciuto.html?_sm_au_=iVV8kHrSjLTJ18RM">questo blog</a> e......trovate le differenze.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-30316638880903673952016-06-10T11:13:00.000+02:002016-06-10T11:13:15.930+02:00Lettera aperta agli insegnanti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYlwF6OIL7TJmAioZc7KAuauco-fGYezagQdDswIlvrDKiKxTD5UVRbmUGmP4rVLbpmWFPFOw0YtGP8we1-ErDQhyphenhyphen0qfnVuzmOaPuAqVWDfRANs0_Y9ovvqk9SQ_lemoffMBgVolrWBe3x/s1600/P_20150825_115019+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYlwF6OIL7TJmAioZc7KAuauco-fGYezagQdDswIlvrDKiKxTD5UVRbmUGmP4rVLbpmWFPFOw0YtGP8we1-ErDQhyphenhyphen0qfnVuzmOaPuAqVWDfRANs0_Y9ovvqk9SQ_lemoffMBgVolrWBe3x/s320/P_20150825_115019+%25282%2529.jpg" width="180" /></a><br />Cari Insegnanti<br /><br />voi che avete il compito di forgiare le menti e le anime dei futuri adulti;<br /><br />voi che non avete scelto una professione, ma una missione;<br /><br />voi che tutti i giorni dovete far conciliare le poche risorse economiche con grandi pretese educative;<br />voi che avete il duro compito di valutare, senza sotto o sopra valutare,<br /><br />ricordatevi che:<br /><br />- i nostri figli crescono, come naturale che sia, contrapponendosi alla figura genitoriale e vedono in voi un modello da seguire;<br /><br />- se i nostri figli si appassioneranno a qualcosa ( letteratura, musica, storia, ecc) sarà perché qualcuno di voi sarà stato capace di trasmettere la propria passione;<br /><br />- i nostri figli, anche in giovane età, sono capaci di apprezzare il vostro entusiasmo per ciò che insegnate e vi seguiranno solo se percepiranno che per voi è importante quello che state facendo;<br /><br />- i nostri figli sono in grado di capire, anche se "ignoranti in materia", il vostro livello di preparazione dalla vostra sicurezza nell'affrontare gli argomenti in classe. Alle domande, che la curiosità umana pone, rispondete con l' umiltà del saggio. Il danno maggiore che potete fare non sta nel dare le risposte sbagliate, ma nel tradire la fiducia che gli alunni<span class="sewhzbo147nr636"></span><span class="sewhzbo147nr636"></span> hanno in voi.<br />
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Da genitore chiedo al corpo insegnante di istruire i nostri figli seguendo, oltre che i programmi, anche le loro inclinazioni, perché il compito della scuola, oltre che della famiglia, è quello di educare i ragazzi alla felicità, così che possano diventare degli adulti, non solo responsabili ed istruiti, ma soprattutto coerenti, umili e disponibili verso gli altri .</div>
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Se noi genitori, con la vostra collaborazione riusciremo a fare questo, avremo degli adulti consapevoli delle loro capacità e dei loro limiti, aperti al cambiamento e alla conoscenza, in grado di non doversi appoggiare a nessuno per affrontare le avversità della vita, perché sapranno trovare SEMPRE la forza in loro stessi.</div>
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<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;">GRAZIE</span></div>
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<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-6603102835645367952016-06-08T08:40:00.000+02:002018-07-06T13:35:24.069+02:00La dislocazione estiva dei figli<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;">Questa settimana finisce la scuola.</span><br />
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
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Gioia dei ragazzi, con un velo di tristezza per i compagni che non si rivedranno nei prossimi mesi, e panico per i genitori che lavorano.</div>
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Sì, perché chi lavora ha 20 giorni ferie l'anno (se va bene), che devono essere distribuiti tra malattie e influenze varie, ponti di Carnevale, Immacolata e Natale.</div>
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E chi ce l'ha la possibilità di coprire anche l'estate? </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKWvVnxYAYORRN518ebDAHawNEr2ba9g1YC-Ah9aOPkkoWYmS9E3RfxORKimfVloKGJQUvwx4Iy2nNlDwfkhRuifRLXRK6Z3XCcyN1yL_8Eorn8OweBivhfZ00ZVH3A-N_464NCM7xPQBt/s1600/P_20150918_192804.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKWvVnxYAYORRN518ebDAHawNEr2ba9g1YC-Ah9aOPkkoWYmS9E3RfxORKimfVloKGJQUvwx4Iy2nNlDwfkhRuifRLXRK6Z3XCcyN1yL_8Eorn8OweBivhfZ00ZVH3A-N_464NCM7xPQBt/s400/P_20150918_192804.jpg" width="400" /></a>Al massimo 15 giorni, che i più fortunati possono spalmare a loro piacimento tra Giugno e Settembre, mentre la maggioranza è costretta a concentrarli nelle due settimane centrali di Agosto.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
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Fino a quando i bimbi sono piccoli, e non si è utilizzato tutta la maternità, si riesce ancora a coprire qualcosa, <br />
ma dopo è un vero disastro.</div>
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<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Già a Aprile inizia la spasmodica ricerca del Centro Estivo. </div>
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<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Le proposte sono molte tra Oratori, Summer Camp di Inglese, di calcio, di danza di basket,ecc.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
A questi si aggiungono i Campi estivi al mare e in montagna, in località più o meno conosciute.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
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<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Naturalmente ogni centro ha la sua peculiarità e le sue specificità, quindi alcuni prendono solo i bimbi dai 3 agli 11 anni e altri solo dagli 11 ai 16.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Chi ha figli di età diversa, esempio 8 e 12 anni, si trova a dover selezionare solo quelli che possono accogliere entrambi onde evitare che in estate si debbano fare le corse da una parte all'altra della città.</div>
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<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Le offerte non mancano e se fosse per i nostri figli li iscrivemmo a tutti i centri, purché presente almeno un loro amico.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
La ricerca si conclude con un calendario appeso in cucina dove per ogni settimana viene indicato il centro estivo di riferimento.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
Due settimane in oratorio, una al campo estivo, due al Summer Camp.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;">
E dopo tutta questa strategia rimangono sempre delle settimane scoperte, che fino all'ultimo non si riuscirà a coprire, se non con l'aiuto di amici o parenti, e un conto in banca sempre più ridotto da tutte le spese che la "dislocazione estiva dei figli" comporta.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-56046553415150660152016-05-28T10:55:00.001+02:002016-05-28T10:55:28.022+02:00Part-time:questo sconosciuto<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Alle volte proprio non ce la faccio. Il lavoro, la scuola, i compiti, </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">la spesa e la casa.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Spesso ho pensato di chiedere il part-time e a dire il vero l'ho pure </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">ottenuto per i primi anni dei miei figli. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjDX1AsYkFxL6rTcJYbTJpftyfxmxO266m6wrrXVebbV1zgqhqfGnKogJ3f3haRLIUXwF9eNZoDC5ARRZ8GRBepffjWr77ugXs-hyQqr5enusJ6QNfpOV2K7y286p4dZh_Ts3Am7bhJ1du/s1600/20150328_190518.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjDX1AsYkFxL6rTcJYbTJpftyfxmxO266m6wrrXVebbV1zgqhqfGnKogJ3f3haRLIUXwF9eNZoDC5ARRZ8GRBepffjWr77ugXs-hyQqr5enusJ6QNfpOV2K7y286p4dZh_Ts3Am7bhJ1du/s320/20150328_190518.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Alla fine sono tornata all'orario ordinario. </span><span style="background-color: white;"><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 12.8px;">Perché?</span></span></span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Mi sono ritrovata a fare in 6 ore la stessa mole di lavoro che avevo </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">in 8 e con una consistente riduzione di retribuzione.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Insomma le aziende italiane a volte non concedono il part-time </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">giustificandolo con esigenze produttive e se lo concedono non sempre </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">sono capaci di gestire i carichi di lavoro.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Nonostante gli esempi di nazioni vicine e lontane che hanno realizzato leggi che istituzionalizzano le 30 ore settimanali e </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">nonostante le norme a tutela della </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">conciliazione lavoro-famiglia la realtà è che il nostro paese è ancora </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">lontano da saper affrontare l'argomento.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Quanti papà conoscete a cui l'azienda ha concesso il part-time?</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Pochissimi.</span><span style="background-color: white;"><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 12.8px;"> E perché?</span></span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 12.8px;"><br /></span></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 12.8px;">Perché la carriera è ancora ad appannaggio degli </span></span></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">uomini ( e il part-time non è un bel biglietto da visita) e inoltre</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">siamo una nazione dove dalle donne ci si può anche aspettare </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">che chiedano il part-time, ma dagli uomini no.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Forse è arrivato il momento di rivendicare la parità anche su queste cose, senza contare che oltre a un </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">problema di genere è anche un problema di età.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Più si diventa "grandi" e più è difficile, anche fisicamente, affrontare </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">le difficili acrobazie che la quadratura del cerchio della vita </span><span style="background-color: white;"><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"><span style="font-size: 12.8px;">familiare richiedono.</span></span></span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">E credetemi il desiderio di rallentare i ritmi non è solo una </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">sensazione, ma è stato dimostrato essere una necessità fisica.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Da uno st<a href="http://www.corriere.it/salute/16_aprile_18/lavoro-part-time-verticale-25-ore-meglio-la-salute-dopo-40-a1168500-0585-11e6-aca8-3f096cd361ab.shtml)">udio australiano</a>, che ha coinvolto un campione di 3000 uomini </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">e 3.500 donne analizzandone abitudini lavorative e parametri di </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">salute, è emerso infatti che un drastico part time, verticale o </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">orizzontale che sia, sarebbe il mix perfetto tra una giusta dose di </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">stimoli e un uso non logorante delle proprie capacità. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Senza contare </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">che il lavoro renderebbe di più e il cervello sarebbe così al massimo </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">delle sue potenzialità.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Insomma, nella vita è una questione di giuste misure sia nella </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">distribuzione dei carichi familiari che nel dosaggio lavorativo più </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">contenuto.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-43112026934446744722016-05-04T09:00:00.000+02:002016-05-04T09:00:15.932+02:00Storie di mamme: Romina<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Oggi Romina di <a href="http://www.mammanonmamma.wordpress.com/">Mammanonmamma</a></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Nome</i>: Romina<br /><i>Numero e età dei figli:</i> Una figlia di 15 mesi<i>Professione:</i> Impiegata</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw49DH9KZDrGEt8pMMIhu2_uR0MHIDW2eb3sUZ9TPriRoz1Oh9m_MXGKF75PEIZdqWhyr7fZmhALHtU86nRvVU8LnjKHBfPimM209Th5-kWYOjRYIyRSVCboC3afWjnmtEuyF05gamP47j/s1600/romina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw49DH9KZDrGEt8pMMIhu2_uR0MHIDW2eb3sUZ9TPriRoz1Oh9m_MXGKF75PEIZdqWhyr7fZmhALHtU86nRvVU8LnjKHBfPimM209Th5-kWYOjRYIyRSVCboC3afWjnmtEuyF05gamP47j/s320/romina.jpg" width="253" /></a></div>
<br />
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?</i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i><br /></i>Una mamma che lavora è sicuramente più indipendente a livello economico, per le altre cose per quanto mi riguarda non mi sento libera, visto che devo lasciare mia figlia dai nonni. Penso che anche una casalinga possa sentirsi completa e realizzata e sicuramente più felice.</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i><br /></i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Hai qualcuno che ti aiuta nella gestione casa-lavoro-figlio?</i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br />Fortunatamente ho i nonni che mi danno una mano con mia figlia.</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i><br /></i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Ti sei appoggiata a strutture quali asilo nido/ baby parking/ babysitter</i>?</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br />Per il momento no. Sto valutando l'ipotesi di farle frequentare qualche ora un baby parking, ma ancora non ho deciso.</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Una delle cose che più soffriamo noi “mamme lavoratrici” è proprio il fatto di perderci pezzi importanti della vita dei nostri piccoli. Cosa ti pesa di più? (gli orari lavorativi, il tempo perso nel tragitto casa-lavoro) </i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br />Non nego che mi piacerebbe stare con mia figlia tutto il giorno tutti i giorni. Fortunatamente al lavoro mi hanno permesso di fare un part-time con il quale riesco a gestire bene casa e figlia quindi non mi pesa molto.</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i><br /></i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Come vede tuo marito il tuo lavoro?</i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br />Pensa sia positivo che abbia un lavoro ed ancora più positivo che sia part-time. Lui ha spinto molto per il part-time in modo che io potessi stare più spesso con la piccola.</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Come vede tuo figlio il tuo lavoro?</i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br />Ancora mia figlia è troppo piccola per darmi una sua opinione.</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Riesci a non portare le preoccupazioni del lavoro a casa?</i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br />Vorrei tanto, ma purtroppo non riesco e giustamente spesso mio marito me lo fa notare.</div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<i>Io credo che per una famiglia sia meglio avere una mamma felice perché ama quello che fa, anche se la costringe a lotte quotidiane. E tu?</i></div>
<div dir="ltr" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br />Lo penso anche io, anche se a volte non si riesce sempre a fare quello che si vuole per essere felici.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-58844709959451635062016-04-27T09:00:00.002+02:002016-04-27T09:05:59.152+02:00Storie di mamme: Silvia<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Oggi ascoltiamo Silvia di <a href="http://scintilledigioia.blogspot.it/">Scintille di gioia</a> ed educatrice oltre che mamma</span><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></i><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Nome</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">: Silvia</span><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />Numero e età dei figli</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">: due bambini, uno di quattro anni ed uno di nove mesi e mezzo</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6cUGksYhMsAppyPMcOI3wgTopUV8SwXfHgIa1faXDqugljmeS8qYh7LEXwcR6zdZddnJu-m2eKLNvFBTdKO0Z6nmCGr_vFyyaQEKnPzPjbJ5A9ZnQDKvdKyljtl4UeioxstG-zTNWu3Rd/s1600/silvia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6cUGksYhMsAppyPMcOI3wgTopUV8SwXfHgIa1faXDqugljmeS8qYh7LEXwcR6zdZddnJu-m2eKLNvFBTdKO0Z6nmCGr_vFyyaQEKnPzPjbJ5A9ZnQDKvdKyljtl4UeioxstG-zTNWu3Rd/s320/silvia.jpg" width="320" /></a></span></div>
<br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Professione: </i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">educatrice nido</span><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />1. Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?</i><br />
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Secondo me si. Sono a casa in maternità e questi mesi mi hanno permesso di godermi la mia famiglia ed i miei bambini, ma, come con la prima maternità, sento il bisogno di uscire di casa e di occuparmi di cose diverse dalla gestione della famiglia. Sento il bisogno di occuparmi di ciò che mi fa sentire realizzata come donna e come lavoratrice, ovvero la mia professione</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Dopo la maternità di Polpetta andavo a lavorare, trascorrevo le mie giornate al nido e, quando tornavo a casa mi sentivo stanca, ma felice perché la mia giornata era stata ricca di visi, emozioni, esperienze che mi arricchivano e che, tornata a casa, potevo condividere con Marito ed il mio bambino.<br />
<br />
<i>2. Hai qualcuno che ti aiuta nella gestione casa-lavoro-figlio?</i> </div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Facciamo tutto Marito ed io. Quando Polpetta si ammalava ci dava una mano mia suocera e credo che lo farà ancora, quando i bambini si ammaleranno ed io sarò tornata al lavoro. </div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
A volte Polpetta ama andare dalla nonna per una mini vacanzina e dormire da lei. La mia famiglia non può aiutarci perciò la gestione dei bambini, per cui gestire tutto è una bella sfida. Ma non ci scoraggiamo: c'è la faremo!<br />
<br />
<i><br />3. Ti sei appoggiata a strutture quali asilo nido/ baby parking/ babysitter? </i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Polpetta ha frequentato il nido ed ora va alla scuola dell'infanzia. Anche Pulcino, da settembre, andrà al nido. Non è solo una necessità, ma anche una scelta. Da educatrice nido sono di parte e credo che un nido aiuti i bambini a fare esperienze che li arricchiscono e li aiutano a crescere. Ovviamente i bambini non frequentano la scuola dove lavoro io nè lo faranno in futuro: preferisco che vita lavorativa e vita privata restino separate.<br />
<br />
<i>4. Una delle cose che più soffriamo noi “mamme lavoratrici” è proprio il fatto di perderci pezzi importanti della vita dei nostri piccoli. Cosa ti pesa di più? (gli orari lavorativi, il tempo perso nel tragitto casa-lavoro…) </i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Quando tornerò al lavoro a Settembre i miei orari saranno diversi da come sono sempre stati. La scuola ha promesso di venirmi incontro, ma temo che gli orari resteranno quelli che mi hanno presentato qualche settimana fa: non potrò nè portare i miei bambini a scuola, nè andarli a prendere. Questo ci complicherà molto la vita e mi pesa molto.<br />
<br />
<i>5. Come vede tuo marito il tuo lavoro?</i> </div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
A mio marito il mio lavoro piace, perché mi vede tornare a casa soddisfatta di come ho passato le mie giornate. Certo, ci sono alti e bassi, come in ogni tipo di lavoro e ci sono giorni in cui torno a casa stanca o frustrata o arrabbiata, ma lavorare con i bambini mi fa crescere come persona ogni giorno di più, imparando e regalandomi ogni giorno nuovi spunti e nuove idee educative.<br />
<br />
<i> 6. Come vedono i tuoi figli il tuo lavoro? </i>I</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
l mio bambino grande è incuriosito. È venuto a vedere il mio asilo qualche volta e gli è piaciuto molto. Il mio bambino piccolo è ancora piccino, non sono mai andata a lavorare da quando è nato.<br />
<br />
<br />
<i>7. Riesci a non portare le preoccupazioni del lavoro a casa? </i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
A volte mi è capitato, soprattutto quando, per un forte calo di iscrizioni, il mio nido ha rischiato di chiudere ed io di perdere il lavoro. Ma fortunatamente mio marito mi supporta e nei momenti di difficoltà mi ha sempre dato coraggio.<br />
<br />
<i><br />8. Io credo che per una famiglia sia meglio avere una mamma felice perché ama quello che fa, anche se la costringe a lotte quotidiane. E tu?</i></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Lo penso anch'io! Non credo che le mamme che lavorano abbiano una marcia in più rispetto alle mamme che sono a casa. Credo che una mamma che segue le sue aspirazioni, al lavoro o a casa, che si realizza e che fa ciò che ama, sia una mamma mamma serena e realizzata che vive meglio e, di conseguenza, contagia con il suo entusiasmo la sua famiglia. Insomma, se la mamma è felice ne beneficiano tutti.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-81798145169585361842016-04-23T09:00:00.000+02:002016-04-23T09:57:23.111+02:00Storie di mamme:Elisabetta<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">Oggi parliamo di Elisabetta, autrice del blog che potete leggere su <a href="http://www.elisabettagrafica.blogspot.it/">www.elisabettagrafica.blogspot.it</a></span><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNgkpZLvussY2FTPzVpL4hcWWPzl6yYcp-uq9xQ1IHqz7YNME7xifs-17PhCA31zjZpR94KMJmOH87MCMTBkpBBEAzytUQ4UqwsGDGqDY3sLc6YztcGZvyF0QgBqZXBPDrxLIo_QcD8iYP/s1600/eli+piccola+OK+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNgkpZLvussY2FTPzVpL4hcWWPzl6yYcp-uq9xQ1IHqz7YNME7xifs-17PhCA31zjZpR94KMJmOH87MCMTBkpBBEAzytUQ4UqwsGDGqDY3sLc6YztcGZvyF0QgBqZXBPDrxLIo_QcD8iYP/s1600/eli+piccola+OK+%25281%2529.jpg" /></a><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">Nome:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"> Elisabetta</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">Numero e età dei figli:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"> 2 bimbi, 2 maschi, uno di 4 anni e uno di 2 mesi</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">Professione:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"> Grafica Pubblicitaria (Libera Professionista)</span><br />
<br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">1. Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Ho la fortuna di svolgere un lavoro che è anche la mia maledetta passione, per cui, non riesco ad immaginarmi senza… E’ una parte di me! Non è per essere più indipendente o per un guadagno economico (dopo aver pagato le tasse… rimane davvero poco…), lo faccio perché sento di farlo. D’altronde ho sempre lavorato, fin da quando ho terminato la scuola e non vedo perché una donna, diventando mamma, debba rinunciare a questo ruolo. Certo, cambiano le priorità e sicuramente non farò una gran carriera… ma vivo felice lo stesso!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Inoltre penso che, se una mamma fa quello che desidera ed ama fare, allora è realizzata comunque sia con un lavoro comune, sia con il lavoro di mamma a tempo pieno.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">2. Hai qualcuno che ti aiuta nella gestione casa-lavoro-figlio?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Mio marito, in base alle sue possibilità e orari, mi aiuta con bimbi e lavoro (consegna i lavori finiti ai miei clienti quando io non ce la faccio!) …e l’asso nella manica è la super Nonna Jolly (mia Mamma) che corre nelle emergenze a qualsiasi ora e senza tanto preavviso! Inoltre, in casi estremi, posso contare anche su mia sorella&marito che i miei bimbi adorano!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">3. Ti sei appoggiata a strutture quali asilo nido/ baby parking/ babysitter?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Con il primo bimbo mi sono appoggiata all’asilo nido (part-time) per un anno, prima di iscriverlo alla scuola materna (sempre part-time). Con il secondo vedremo… per ora lo gestisco io! Io sono dell’idea che se uno fa dei figli è giusto anche che se li curi! Ben vengano le strutture e i nonni… ma se ci sono i genitori, meglio!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">E’ difficile lavorare con i bimbi al proprio fianco… ma non è impossibile!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"> 4. Una delle cose che più soffriamo noi “mamme lavoratrici” è proprio il fatto di perderci pezzi importanti della vita dei nostri piccoli. Cosa ti pesa di più? (gli orari lavorativi, il tempo perso nel tragitto casa-lavoro…)</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Lavorare da casa ha i suoi aspetti positivi e negativi: non perdo tempo per raggiungere il posto di lavoro, mi ritaglio i tempi in base a quelli dei bimbi, anche se non sempre coincidono con quelli di lavoro – es. quando i bimbi si ammalano - ed è qui che interviene la Nonna in aiuto. Alcune donne-mamme, con le quali collaboro (dalle clienti alla tipografia), capiscono questa esigenza e cercano di venirmi incontro negli orari e nelle scadenze, altri un po’ meno. Posso finire un lavoro al computer e intanto mettere sul fuoco una pasta, mentre il mio bimbo fa un disegno sulla mia scrivania… Insomma mi barcameno come riesco, incastro e ri-programmo le tempistiche cercando di accontentare tutti: il mio è un part-time ritagliato! In questo modo non mi perdo pezzi importanti della vita dei piccoli perché, alla fine, vengono prima loro!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">5. Come vede tuo marito il tuo lavoro?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Mio marito viene dal campo della programmazione, quindi capisce cosa significa lavorare in proprio e in questo settore (anche se oggi ha cambiato radicalmente occupazione: ora è agricoltore). Spesso ci è capitato di collaborare insieme ad un progetto, qualche volta chiedo il suo parere o un consiglio. Capisce che per me è un aspetto importante, mi aiuta, mi sostiene e mi fa da propaganda a chi necessita di una grafica!</span><br />
<br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">6. Come vede tuo figlio il tuo lavoro?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Quando gli chiedo che lavoro faccio, lui risponde “La mamma lavora con il computer”… un po’ generico… ma qualche volta mi imita nel gioco dicendo che “oggi deve lavorare”, “Sto facendo un manifesto”, “Vado a fare le consegne” e, qualche volta, si diverte ad usare anche i miei strumenti.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Io dico sempre che è il “mio assistente” perché a volte capita che lo porti con me durante qualche commissione di lavoro.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;"> 7. Riesci a non portare le preoccupazioni del lavoro a casa?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">E’ impossibile. Ancora di più se il lavoro è a casa! Di sicuro cerco di non farle pesare ai bimbi… ma, volente o nolente, a tavola qualche “avventura lavorativa” esce sempre!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"> </span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">8. Io credo che per una famiglia sia meglio avere una mamma felice perché ama quello che fa, anche se la costringe a lotte quotidiane. E tu?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Mamma felice = Bimbi (e Famiglia) felici </span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">è matematico!</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">Non è facile, è un grande gioco di incastri e probabilità, di inconvenienti e rischi ma, alla fine, la mamma è il cardine della famiglia, se sta bene lei la serenità viene trasmessa a tutto il resto della Famiglia.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-40832114807934554552016-04-20T09:00:00.000+02:002016-04-21T15:10:20.387+02:00Storie di mamme: Nadia<div class="adn ads" style="background-color: white; border-left-color: transparent; border-left-style: solid; border-left-width: 1px; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; padding-bottom: 20px; padding-left: 8px;">
<div class="gs" style="margin-left: 44px;">
<div class="ii gt m1540fb4bd07570d2 adP adO" id=":1fg" style="direction: ltr; font-size: 12.8px; margin: 5px 15px 0px 0px; padding-bottom: 5px; position: relative;">
<div class="a3s aXjCH" id=":14m" style="overflow: hidden;">
<div dir="ltr">
Oggi è la volta di Nadia.</div>
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<i><br /></i></div>
<div dir="ltr">
<i>Nome</i>: Nadia<br />
<br />
<i>Numero e età dei figli</i>:2 figli di 8 e 4 anni <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCDwrsoP6hb3AW84inct-YS6tASmxeUO5uTwD9Cr2a_09mS21p15xCxXC4oIMMHBRmVi_PBR6HhJJbWKmPM9SFTUlYMUJDM0-B1Iu2vnzTftZdpfbmm1N4J0XoMoIxTqoNwoEA327cWg6m/s1600/nadia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCDwrsoP6hb3AW84inct-YS6tASmxeUO5uTwD9Cr2a_09mS21p15xCxXC4oIMMHBRmVi_PBR6HhJJbWKmPM9SFTUlYMUJDM0-B1Iu2vnzTftZdpfbmm1N4J0XoMoIxTqoNwoEA327cWg6m/s1600/nadia.jpg" /></a><i>Professione:</i> Laureata in Scienze della Comunicazione, impiegata presso Società di servizi che, collegata ad un’associazione nazionale di veicoli storici, si occupa di gestire la rivista dell’associazione, l’editoria collegata con volumi sul motorismo storico e vario merchandising<br />
<br />
<i>1. Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?</i><br />
<br />
Credo che, come per molti aspetti della vita ciò sia vero, se si riesce a trovare il giusto equilibrio tra le due “dimensioni”. Il lavoro è importante per potersi realizzare e per poter contribuire alla gestione della famiglia; è fondamentale che permetta di gestire i figli e la famiglia in modo sereno, conciliando tutti gli aspetti. I tempi sono ristretti e le cose da fare molte, credo comunque che sia la qualità del tempo passato con i figli e non la quantità la cosa fondamentale.<br />
<br />
<i>2. Hai qualcuno che ti aiuta nella gestione casa-lavoro-figlio?</i><br />
<br />
Assolutamente si. Ci sono 4 super nonni che sono un supporto fondamentale, ed un marito che sa fare tutto. Mi capita di fare qualche trasferta e sono sicurissima che la gestione dei bambini è sempre perfetta.<br />
<br />
<i>3. Ti sei appoggiata a strutture quali asilo nido/ baby parking/ babysitter?</i><br />
<br />
Ad un baby parking per il grande e ad un meraviglioso nido in famiglia per il piccolo.<br />
<i><br />4. Una delle cose che più soffriamo noi “mamme lavoratrici” è proprio il fatto di perderci pezzi importanti della vita dei nostri piccoli. Cosa ti pesa di più? (gli orari lavorativi, il tempo perso nel tragitto casa-lavoro…)</i><br />
<br />
Onestamente il tempo “perso” nel tragitto casa-lavoro, piuttosto lungo e l’impossibilità di essere io ad aspettarli all’uscita da scuola. Un orario ridotto in ufficio mi permette, quasi sempre, di essere a casa in tempo per potermi occupare della gestione quotidiana, per le attività extra scolastiche, per il gioco o la lettura di qualche libro con loro e magari a ricavarmi qualche momento per i miei interessi.<br />
<br />
<i>5. Come vede tuo marito il tuo lavoro?</i><br />
<br />
Bene, sa che non potrei mai restare a casa e ho bisogno della mia indipendenza, mi aiuta per tutto quanto gli è possibile e quando, per lavoro, io non ci sono, i tre ragazzi si divertono un sacco.<br />
<br />
<i>6. Come vede tuo figlio il tuo lavoro?</i><br />
I bambini sanno che fa parte della mia vita, ho spiegato loro il mio percorso di studi, il sacrificio che comporta far quadrare tutto e l’importanza che il lavoro ha per la mia vita e il loro futuro. E sembrano averlo capito.<br />
<br />
<i>7. Riesci a non portare le preoccupazioni del lavoro a casa?</i><br />
<br />
Tendenzialmente si, ma ci sono momenti o situazioni più complicate e allora è inevitabile portarle con sé, ma è proprio il tornare a casa e stare con la mia famiglia che mi fa cambiare la prospettiva e mi dà la carica per affrontare la giornata in ufficio.<br />
<br />
<i>8. Io credo che per una famiglia sia meglio avere una mamma felice perché ama quello che fa, anche se la costringe a lotte quotidiane. E tu?</i><br />
<br />
Assolutamente anche io</div>
<div class="yj6qo">
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<div class="hi" style="background: rgb(242, 242, 242); border-bottom-left-radius: 1px; border-bottom-right-radius: 1px; margin: 0px; padding: 0px; width: auto;">
</div>
</div>
<div class="ajx" style="clear: both;">
</div>
</div>
<div class="gA gt acV" style="background: rgb(255, 255, 255); border-bottom-left-radius: 0px; border-bottom-right-radius: 0px; border-bottom-width: 0px; border-color: initial; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-style: none; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px; margin: 0px; padding: 0px; width: auto;">
<div class="gB xu" style="border-top-width: 0px; padding: 0px;">
<div class="ip iq" style="border-top-color: rgb(216, 216, 216); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; clear: both; margin: 0px 5px 0px 0px; padding: 12px 0px 0px 8px;">
</div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-55886337617602741542016-04-16T09:00:00.000+02:002016-04-16T09:00:17.763+02:00Storie di mamme: Maria Elena<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Oggi intervistiamo Maria Elena di </span><span style="color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.8px;"><a href="http://mammapiky.blogspot.it/"><i>Mammapiky..non solo mamm</i>a</a></span></span><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxI2bDCEB9wjjSC3xuwYa4_zczIgYWvxOyHViajgo3CDTcKHmInf3g5HE2DgP7VAaxYEFeq1X9XY7lVOEdbWWuuIulyEME0rUP44G_fPa6c9EfLncZFXB6hZt3uFm9S_HtqBjMAUoL62Cc/s1600/maria.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxI2bDCEB9wjjSC3xuwYa4_zczIgYWvxOyHViajgo3CDTcKHmInf3g5HE2DgP7VAaxYEFeq1X9XY7lVOEdbWWuuIulyEME0rUP44G_fPa6c9EfLncZFXB6hZt3uFm9S_HtqBjMAUoL62Cc/s320/maria.jpg" width="320" /></a></div>
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Nome:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"> Maria Elena</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Numero e età dei figli: </i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Leonardo 6 anni e Teresa 3 anni</span><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />Professione</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">:Avvocato</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />1. Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Per me lo è. La mia vita sono i miei figli, è innegabile, potrei mandare alle ortiche tutto il resto se avessero la necessità di me a tempo pieno, ma lavorare per me significa anche dare il contributo, il mio contributo, al nostro mondo.E’ da qui che parto per insegnar loro l’indipendenza e la libertà, che considero obiettivi difficili da raggiungere, senza un lavoro.</span><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />2. Hai qualcuno che ti aiuta nella gestione casa-lavoro-figlio?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Mia madre che per me è un’Ipernonna a tutti gli effetti. Non si è mai tirata indietro ad una nostra richiesta e si fa in quattro per arrivare dove noi non riusciamo. Per sollevarla un po’ da questo compito, che se pur gratificante, è di certo faticoso, da qualche mese abbiamo una ragazza che ci aiuta un paio di pomeriggi a settimana e a cui ricorrere per le emergenze.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">3. Ti sei appoggiata a strutture quali asilo nido/ baby parking/ babysitter?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Ho iscritto i miei figli al nido che avevano entrambi un anno, più che altro perché credo molto nell’utilità e nelle opportunità di crescita che dà questa prima fase d’istruzione e poi perché era di sicuro necessario all’organizzazione del nostro menage familiare. Non me ne sono pentita e l’indipendenza che hanno acquisito, la precocità del linguaggio e tante altre forme di autonomia, credo siano dipese anche da ciò. A settembre Leo andrà alle elementari, Teresa frequenterà il primo anno della scuola materna e mi sembra ieri quando sono nati</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">4. Una delle cose che più soffriamo noi “mamme lavoratrici” è proprio il fatto di perderci pezzi importanti della vita dei nostri piccoli. Cosa ti pesa di più? (gli orari lavorativi, il tempo perso nel tragitto casa-lavoro…).</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"> Cerco di perdermi il meno possibile di loro, della loro crescita e delle loro giornate. Mi occupo io di portarli all’asilo e di andarli a riprendere, cercando di ricavarmi almeno un pò di tempo per stare insieme, prima di rientrare al lavoro il pomeriggio. Questo vuol dire che macino km avanti indietro e che sono sempre di corsa e in ritardo su tante cose…ecco forse questo è quello che mi pesa di più</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">5. Come vede tuo marito il tuo lavoro?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">La cosa più naturale del mondo, quando mi ha conosciuto io lavoravo già e l’ho sempre fatto in questi anni, anche nel corso delle gravidanze dove non sono riuscita a concedermi una pausa che non fosse limitata ai famosi 40 gg.</span><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />6. Come vede tuo figlio il tuo lavoro?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">Mi vorrebbero più per loro, me lo dicono sempre entrambi, e a volte fanno pure qualche capriccio per lasciarmi andare, specialmente la piccola. Li capisco, e so che per loro stare con mamma e papà è una priorità, però non esagero la questione, anche questo fa parte della vita che io voglio insegnare e spesso la vita, qualche sacrificio lo comporta. Comunque ogni momento libero è per loro e gli week end sono giorni solo nostri.</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">7. Riesci a non portare le preoccupazioni del lavoro a casa?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;">A volte si a volte no, più che altro porto a casa la stanchezza che non mi fa essere presente al cento per cento come vorrei. Sono umana e mi perdono per questo</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">8. Io credo che per una famiglia sia meglio avere una mamma felice perché ama quello che fa, anche se la costringe a lotte quotidiane. E tu?</i><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.8px;"> Io concordo totalmente, per loro vorrei “la felicità” e la felicità non si ottiene senza sacrifici.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2628557488392295415.post-65791002123047964042016-04-13T09:00:00.000+02:002016-04-13T09:00:18.412+02:00Storie di mamme: Angela<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Oggi intervistiamo Angela, mamma-blogger di <a href="http://www.mammatoday.com/">Mammatod<i>ay</i></a></span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir3TEKqWdK8IFhOwPB141Gq0rksy3giWuezMACQ_3RZsBNdANIG0qn4XvhTWojcGIDZSKava_39uvOz3v4_a5KiF2IxMz1wUSIS1eLmNtyST8GZRurv9P_pIfKdCfUXSefuz9UgXgTRjoO/s1600/angela.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir3TEKqWdK8IFhOwPB141Gq0rksy3giWuezMACQ_3RZsBNdANIG0qn4XvhTWojcGIDZSKava_39uvOz3v4_a5KiF2IxMz1wUSIS1eLmNtyST8GZRurv9P_pIfKdCfUXSefuz9UgXgTRjoO/s320/angela.jpg" width="211" /></a><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></i><br />
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br /></i>
<i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Nome:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> Angela</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Numero e età dei figli</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">: Daniele 1 anno tra poche settimane</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />Professione:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> Mamma e blogger di </span><a href="http://www.mammatoday.com/" style="background-color: white; color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" target="_blank">www.mammatoday.com</a><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">1. Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Sinceramente ciò che mi rende veramente felice, realizzata e completa è la presenza in sé di mio figlio. Per quanto riguarda la realizzazione professionale, beh fare la blogger mi fa sentire molto realizzata perché mi permette di fare ciò che più mi piace, ossia scrivere, condividere e comunicare.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">2. Hai qualcuno che ti aiuta nella gestione casa-lavoro-figlio?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">No, la maggior parte del tempo sono sola e quindi mi devo organizzare in tutto e per tutto da me. Ammetto che a volte faccio veramente fatica a coniugare tutto come si deve! Ci sono dei giorni in cui vorrei tanto un aiuto ma non ce l’ho e quindi faccio ciò che riesco e basta. Alla sera per fortuna mi da una mano mio marito tenendomi il piccolo finché finisco le pulizie, che puntualmente non riesco a terminare, o mi prepara la cena.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">3. Ti sei appoggiata a strutture quali asilo nido/ baby parking/ babysitter?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Per il momento non ne ho avuto bisogno, le volte in cui ho avuto necessità di lasciare il mio piccolo a casa lo ha accudito qualche parente.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> 4. Una delle cose che più soffriamo noi “mamme lavoratrici” è proprio il fatto di perderci pezzi importanti della vita dei nostri piccoli. Cosa ti pesa di più? (gli orari lavorativi, il tempo perso nel tragitto casa-lavoro…)</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Essere una blogger di certo non mi arricchisce economicamente, ma mi permette di vivermi mio figlio tutto il giorno e di non perdermi un istante della sua crescita. Dopotutto preferisco rinunciare a un guadagno economico piuttosto che privarmi di questi istanti che non ritorneranno mai più.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> 5. Come vede tuo marito il tuo lavoro?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Lui mi sostiene a pieno in questa mia scelta. Senza il suo sostegno ovviamente non avrei potuto fare nulla di tutto ciò, anche perché scegliendo di intraprendere la difficile carriera di blogger ho rinunciato ad avere uno stipendio fisso. Ti dirò che lui mi ha sempre detto che vuole vedermi felice e per questo è disposto a fare a meno di andare fuori a cena o di andare in vacanza! Per questo motivo mi sollecita ogni giorno a continuare a cercare di realizzare il mio sogno.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> 6. Come vede tuo figlio il tuo lavoro?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Daniele è piccolo e quindi non credo capisca ciò che faccio, ma spero che un giorno sia fiero della mia scelta.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />7. Riesci a non portare le preoccupazioni del lavoro a casa?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Facendo un lavoro da casa la cosa è alquanto complicata. Di carattere sono una che cerca di vedere sempre il lato positivo delle cose, sia a casa che sul lavoro, quindi normalmente non mi agito più di tanto.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />8. Io credo che per una famiglia sia meglio avere una mamma felice perché ama quello che fa, anche se la costringe a lotte quotidiane. E tu?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> Senza dubbio! Io sto rincorrendo un sogno e per farlo mi faccio in quattro! Voglio essere felice in tutto e per tutto e insegnare a mio figlio che quello che conta nella vita è fare ciò che ci fa stare bene, sia esso un lavoro, un hobby o un divertimento.</span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Nome:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> Angela</span><br />
<br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Numero e età dei figli</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">: Daniele 1 anno tra poche settimane</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />Professione:</i><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> Mamma e blogger di </span><a href="http://www.mammatoday.com/" style="background-color: white; color: #1155cc; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" target="_blank">www.mammatoday.com</a><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">1. Spesso si dice che una mamma che lavora è più realizzata, più completa, più indipendente, più libera. Insomma più felice. Ma è davvero così?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Sinceramente ciò che mi rende veramente felice, realizzata e completa è la presenza in sé di mio figlio. Per quanto riguarda la realizzazione professionale, beh fare la blogger mi fa sentire molto realizzata perché mi permette di fare ciò che più mi piace, ossia scrivere, condividere e comunicare.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">2. Hai qualcuno che ti aiuta nella gestione casa-lavoro-figlio?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">No, la maggior parte del tempo sono sola e quindi mi devo organizzare in tutto e per tutto da me. Ammetto che a volte faccio veramente fatica a coniugare tutto come si deve! Ci sono dei giorni in cui vorrei tanto un aiuto ma non ce l’ho e quindi faccio ciò che riesco e basta. Alla sera per fortuna mi da una mano mio marito tenendomi il piccolo finché finisco le pulizie, che puntualmente non riesco a terminare, o mi prepara la cena.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">3. Ti sei appoggiata a strutture quali asilo nido/ baby parking/ babysitter?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Per il momento non ne ho avuto bisogno, le volte in cui ho avuto necessità di lasciare il mio piccolo a casa lo ha accudito qualche parente.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> 4. Una delle cose che più soffriamo noi “mamme lavoratrici” è proprio il fatto di perderci pezzi importanti della vita dei nostri piccoli. Cosa ti pesa di più? (gli orari lavorativi, il tempo perso nel tragitto casa-lavoro…)</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Essere una blogger di certo non mi arricchisce economicamente, ma mi permette di vivermi mio figlio tutto il giorno e di non perdermi un istante della sua crescita. Dopotutto preferisco rinunciare a un guadagno economico piuttosto che privarmi di questi istanti che non ritorneranno mai più.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> 5. Come vede tuo marito il tuo lavoro?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Lui mi sostiene a pieno in questa mia scelta. Senza il suo sostegno ovviamente non avrei potuto fare nulla di tutto ciò, anche perché scegliendo di intraprendere la difficile carriera di blogger ho rinunciato ad avere uno stipendio fisso. Ti dirò che lui mi ha sempre detto che vuole vedermi felice e per questo è disposto a fare a meno di andare fuori a cena o di andare in vacanza! Per questo motivo mi sollecita ogni giorno a continuare a cercare di realizzare il mio sogno.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> 6. Come vede tuo figlio il tuo lavoro?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Daniele è piccolo e quindi non credo capisca ciò che faccio, ma spero che un giorno sia fiero della mia scelta.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> </span><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />7. Riesci a non portare le preoccupazioni del lavoro a casa?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Facendo un lavoro da casa la cosa è alquanto complicata. Di carattere sono una che cerca di vedere sempre il lato positivo delle cose, sia a casa che sul lavoro, quindi normalmente non mi agito più di tanto.</span><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><i style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"><br />8. Io credo che per una famiglia sia meglio avere una mamma felice perché ama quello che fa, anche se la costringe a lotte quotidiane. E tu?</i><br style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;"> Senza dubbio! Io sto rincorrendo un sogno e per farlo mi faccio in quattro! Voglio essere felice in tutto e per tutto e insegnare a mio figlio che quello che conta nella vita è fare ciò che ci fa stare bene, sia esso un lavoro, un hobby o un divertimento.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07485514420805902740noreply@blogger.com2